Molti argomenti in materia di gestione strategica dei costi del personale lo scorso lunedì 13 febbraio 2017 a Firenze in un convegno su “Riduzione del costo del personale”. Il Convegno, organizzato dallo Studio Zivieri e sponsorizzato da AIDP sezione Toscana, ha avuto il merito di toccare da varie angolazioni, due temi di fondamentale importanza per le Aziende derivanti dai provvedimenti governativi presenti nell’ultima Legge di stabilità: la vantaggiosità sotto il profilo fiscale degli investimenti in materia di Industria 4.0 e le potenzialità che adesso si aprono sul fronte del Welfare aziendale grazie al quadro normativo positivamente modificato in tal senso.
In tema di welfare aziendale il dottor Gabriele Bonati è intervenuto in particolare sui Premi di Risultato e gli altri strumenti di Welfare. La politica retributiva aziendale, grazie alle modifiche apportate all’articolo 51 del TUIR (in particolare ai commi 2, 3 e 4), può adesso sviluppare tutte le opportunità in una logica non più orientata solo a soluzioni individuali -in genere alla portata di grandi gruppi o di aziende che per dimensioni e fatturato appartengono alla categoria medio-grande- ma a veri e propri interventi strutturali che possono al contempo soddisfare i bisogni del lavoratore (bisogni di servizi per sé e per i propri familiari o sostegno/supporto integrativo per l’assistenza sanitaria o ancora, senza esaurire lo spettro delle applicazioni, abbonamenti o contributi alla previdenza complementare) consentendo all’azienda di diminuire il proprio costo del lavoro rispetto a soluzioni “tradizionali” meramente monetarie, costose per l’impatto fiscale e previdenziale e poco allettanti per i lavoratori.
Gli strumenti tuttavia non si presentano lineari e di semplice applicazione, essendo variabile la loro entità e vantaggiosità a seconda delle tipologie di servizio e di bene e occorre, da parte dell’Azienda, un approccio consapevole e creativo. La gestione di tali opzioni infatti, richiede alle aziende investimenti adeguati in strumenti informatici e competenze del personale delle funzioni HR che si troveranno a gestire una modalità complessa e variabile all’interno di un quadro di opportunità che dovranno rigorosamente rispettare i limiti previsti dalle diverse norme proprio per coglierne le opportunità ed evitare pericolose sovrapposizioni con altri istituti contrattuali vanificando la vantaggiosità economica che ne potrà derivare.
Quanto la Legge di stabilità 2017 ha messo in campo per gli investimenti che ricadono sotto il denominatore Industria 4.0 rappresenta una potente leva fiscale che, in genere, si aggiunge addirittura a quanto previsto in precedenti normative a sostegno degli investimenti e del ricambio dei macchinari. Il dottor Raffaele Rizzardi ha quindi sottolineato come le imprese italiane oggi abbiano grandi opportunità, addirittura tra loro sovrapponibili (a certe condizioni), per ottenere benefici e vantaggi fiscali per i loro investimenti in innovazione. Super (anzi Iper) ammortamenti, che possono arrivare al 250%. Tuttavia districarsi tra le varie opportunità richiede più che mai attenzione e cura da parte delle imprese. Vale la pena soffermarsi sulle categorie che consentono un ammortamento del 150% :
1) Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti.
Tali macchine devono tuttavia essere dotate, per usufruire dell’abbattimento fiscale, delle seguenti caratteristiche: controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller); interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica, integrazione con il sistema logistico di fabbrica; interfaccia tra uomo e macchina “semplici ed intuitive” (fondamentale per l’interazione con la componente umana non necessariamente particolarmente specialistica) rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute ed igiene sul lavoro.
Inoltre tutte le macchine dovranno essere dotate di almeno due tra le seguenti caratteristiche: sistemi di telemanutenzione in remoto; monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni sensori; caratteristiche di integrazione tra macchina fisica ed impianto per modellizzazione e/o simulazione del proprio comportamento nello svolgimento simulato del processo; filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche, polveri con sistemi di segnalazione adeguati
2) Sistemi per l’assicurazione della qualità e sostenibilità ed altri sistemi di monitoraggio per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo.
3) Dispositivi per l’interazione uomo macchina per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0 (banchi e postazioni di lavoro, sistemi di sollevamento, interfacce uomo/macchina intelligenti che coadiuvano l’operatore a fini di sicurezza.
Vi sono poi beni che godono di ammortamenti minori (40% ma pure sempre significativi), tra i quali:
– Sistemi, piattaforme ed applicazioni per la progettazione di prestazioni e manufatti in materiali non convenzionali o ad alte prestazioni
– Sistemi, piattaforme ed applicazioni di supporto alle decisioni (quindi anche in materia di gestione del personale) in grado di interpretare i dati analizzati sul campo e visualizzare agli operatori in linea specifiche azioni per migliorare la qualità del prodotto e l’efficienza del sistema di produzione e del rapporto uomo/macchina.
E’ importante precisare che già nella fase di analisi nella scelta dei macchinari e dei software da acquistare abbia parte rilevante l’impatto della relazione uomo-macchina che va quindi sempre considerata non soltanto per usufruire delle opportunità fiscali oggi presenti ma come criterio generale di valutazione dell’efficacia degli interventi di miglioramento e sviluppo sulle linee produttive e sull’evoluzione di e sul prodotto. Industria 4.0 apre scenari che solo la corretta considerazione del valore portato dal fattore umano potranno rendere pienamente percorribili per l’ampliamento del business.